Sta per concludersi la magica esperienza che ha coinvolto lo staff della Gabelli in Lapponia.
Sono stati giorni di formazione, studio e confronto che sicuramente ha arricchito ogni partecipante; vedere insegnanti provenienti da tutto il mondo che, pur nelle singole diversità, hanno come unico interesse il benessere e la crescita culturale degli alunni, fa dimenticare la stanchezza e le delusioni del lavoro quotidiano e ti dà una spinta in più per sperimentare tutte le novità cui in questi giorni abbiamo assistito.
Sono stati momenti di grande arricchimento e imput al miglioramento; osservare il setting delle aule, dotate di divani, lavandini e di tutto il materiale occorrente per le attività, mi ha fatto riflettere sulla necessità di un cambiamento del nostro approccio didattico. I nostri alunni , durante le ore scolastiche si dovrebbero sentire a casa, in un luogo confortevole, pieno di stimoli alla ricerca personale e non solo un contenitore di contenuti e regole.
In Lapponia tutti gli spazi scolastici sono sfruttati al massimo , dai corridoi che diventano luoghi di svago durante le numerose pause ( 15 minuti ogni 45 minuti di lezione) agli sgabuzzini, che diventano cucine e asciugatoi.
Un ambiente di apprendimento così innovativo è il punto di partenza per una rivoluzione dello stile d' insegnamento, che non deve partire dal contenuto, ma dall' approccio metodologico , che si deve usare, per trasmettere competenze significative ad ogni ragazzo nel rispetto delle singole capacità e dei tempi di apprendimento.
Sarà difficile riuscire a trasmettere tutto ciò ai colleghi al ritorno a scuola, ma sono sicura che l' entusiasmo riuscirà a contagiare anche i più restii ai cambiamenti, perché vi assicuro che anche questa volta l' attestato che ci è stato consegnato oggi, non rimarrà un pezzo di carta, ma (come ho già promesso ai miei alunni) sarà uno spunto per una sperimentazione immediata in classe.
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